La Mongolia rappresenta la regione di incontro e convivenza della flora proveniente sia dalla Grande Taiga siberiana che dalla steppa e dal deserto dell'Asia centrale. Su un totale di 3.000 specie di piante registrate, ben 975 specie di piante da fiore vengono impiegate nella medicina tradizionale mongola. La maggior parte di queste piante sono arbusti e cespugli selvatici che si sono adattati alle estreme condizioni meteorologiche del territorio. I fiori presentano una vasta gamma di colori e forme, sebbene siano prevalentemente di dimensioni ridotte a causa delle scarse precipitazioni di pioggia in questa regione.
La Mongolia vanta circa 150 specie endemiche di piante vascolari e inferiori, tra cui Stipa mongolorum, Adonis mongolica, Betula mongolica, Atraphaxis bracteata, Calligonum gobicum, Nanophyton mongolicum, Astragalus gobicus, Oxytropis ulzii-chutagii e Artemisia gobica. Le regioni di Khangai, Gobi-Altai e Altai mongola ospitano la maggior parte di queste specie endemiche.
Il Leontopodium, comunemente noto come stella alpina, è una pianta originaria delle steppe asiatiche che cresce ad altitudini fino a 1700 metri sopra il livello del mare. Grazie alle sue profonde radici fibrose e alla copertura feltro delle foglie, la pianta è in grado di resistere agli estremi climatici, proteggendosi dalla siccità, dai venti forti e dal sole dannoso. I suoi fiori, con petali bianchi disposti a stella, hanno anche un valore medicinale.
Una delle piante da fiore più comuni in Mongolia è il Caryopteris, piccoli arbusti con fiori bianchi o blu che possono raggiungere un'altezza fino a 4 metri. Le foglie aromatiche, disposte alternativamente, spesso conferiscono loro il nome di "nebbia blu" quando i fiori sono blu. Queste piante vengono utilizzate per produrre profumi.